È l’otto settembre 2021 quando il filosofo Peter Boghossian si dimette dalla Portland…
Guido Seddone, Umanesimo, post-umanesimo e trans-umanesimo: per un nuovo lessico della futura filosofia
Il saggio di Seddone esplora le trasformazioni profonde che l’intelligenza artificiale (IA) sta generando nel nostro concetto di razionalità e nella relazione tra uomo e tecnologia. Il rapido avanzamento dell’IA e la sua integrazione nelle sfere sociali, economiche e scientifiche stanno infatti ridisegnando il panorama delle competenze umane, proponendo sfide filosofiche e pratiche di grande rilevanza. Non si tratta solo di un progresso tecnologico, come il motore a vapore o l’elettricità: l’IA ha la capacità di imitare e addirittura superare la mente umana in alcune sue funzioni, come dimostrato da esempi concreti, tra cui la scoperta di nuove molecole in ambito medico e le innovative mosse del software AlphaZero nel gioco degli scacchi.
Seddone riflette su tre prospettive filosofiche emergenti: Neo-Umanesimo, Post-Umanesimo e Trans-Umanesimo, ciascuna delle quali propone un diverso rapporto tra umanità e intelligenza artificiale. Mentre il Neo-Umanesimo ribadisce la centralità dell’uomo e della sua capacità critica, il Trans-Umanesimo vede la tecnologia come una possibilità di estendere le capacità umane oltre i limiti biologici. Il Post-Umanesimo, infine, propone un superamento dell’antropocentrismo, considerando anche altre forme di intelligenza e agenti non umani come co-attori nell’evoluzione della civiltà.
Si arriva così alla proposta di un “Neo-Umanesimo moderato”, una via intermedia che mantiene l’uomo al centro delle pratiche di conoscenza, senza però escludere i contributi della tecnologia. Si afferma che, pur con le sue potenzialità, l’IA non può sostituire completamente le qualità irripetibili della mente umana, come la consapevolezza di sé e l’elaborazione critica. Tuttavia, l’IA può fungere da complemento prezioso, offrendo soluzioni avanzate che arricchiscono la conoscenza umana senza sostituirla. L’articolo invita i lettori a riflettere su un futuro in cui tecnologia e umanità possano coesistere, valorizzandosi reciprocamente senza rinunciare alle caratteristiche uniche dell’esperienza umana.